Il padiglione della Slovenia ha la forma di una piramide mossa, divisa in 5 sezioni a ricordare i paesaggi che caratterizzano la Slovenia: le montagne alpine, le pianure pannoniche, i colli del Mediterraneo, le aree coltivate ed il sottosuolo con il labirinto sotterraneo delle grotte carsiche.
Su un lato del Padiglione troviamo uno spazio aperto con ulivi, un’antica vite di oltre 400 anni con piante e rocce che rappresentano il territorio sloveno.
Nel padiglione che si sviluppa su un piano unico, la visita inizia con giardino verticale, dove i livelli di magnesio e solfato sono controllati da una centralina.
Nella prima sala i visitatori conoscono le particolarità del sale di Pirano, camminando su un terreno salino molto rilassante.
Nelle saline dell’area protetta del Parco naturale, oltre al fior di sale, si raccoglie ogni giorno il minerale grezzo che non viene né macinato né raffinato.
Proseguendo la visita è possibile assaggiare 9 diversi tipi di miele davanti a una parete di specchi a forma di alveare a conferma dell’importanza dell’apicoltura e della produzione di miele in Slovenia, la cui tradizione, risale al 1843.
Si prosegue con il tema dell’acqua di cui la Slovenia è particolarmente ricca con 15 centri termali e 87 sorgenti naturali. In Slovenia, ricordiamo che sgorga, a Rogaška, l’acqua minerale più ricca di magnesio del mondo.
Il 60% del territorio sloveno è ricoperto da boschi e quindi l’escursionismo è sicuramente una forte attrazione. Particolare risalto vengono dati alla montagna più alta della Slovenia (Triglav), che con i suoi oltre 2800 metri di altezza, offre interessanti opportunità di passeggiate e scalate sia ai principianti che agli alpinisti professionisti e alle gallerie sotterranee delle grotte di Postumia.
La visita si conclude con un progetto scientifico sloveno per misurare la qualità dell’aria con un aereo speciale, il cui prototipo è appeso nella sala.
2 anni fa infatti, un ultra leggero ha volato per un totale di 369 ore nei vari continenti, misurando la concentrazione del carbonio nero nell’atmosfera, che insieme al CO2 rappresentano le maggiori cause del riscaldamento globale della terra.
Sono esposte anche alcune eccellenze di aziende slovene (che vanno dagli sci alle moto).
Infine c’è la possibilità di vedere, con degli occhiali 3D, delle splendide immagini di panorami e città della Slovenia.
Nell’ultimo spazio c’è un ristorante take-away, dove è possibile gustare dei piatti tipici della cucina slovena, come le “salsicce carniolane”, la “zuppa di verdure con broccoli” o lo “Smorn”, un tipico dolce con zucchero e frutti di bosco ed un bar.
Il Padiglione è stato costruito con materiali naturali, fra cui il legno sloveno, cn l’obbiettivo di creare una costruzione prefabbricata a basso consumo energetico ed una volta conclusa l’Esposizione Universale di Milano, verrà smontato e rimontato in Slovenia dove rimarrà aperto al pubblico.
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